Nell’anno del giubileo delle porte sante, in questo triduo vorrei accompagnare i giorni santi parlandovi di porte e di passaggi…
Il portale dell’alleanza di Chartes oggi, il giovedì santo il portale dell’umiltà della Basilica della natività a Betlemme, la porta di Brandeburgo a Berlino il venerdì santo e il portale della gloria di Santiago di Compostela durante la veglia pasquale.
Anzitutto siamo assolutamente consapevoli che crescere non significa diventare grandi e grossi, ma attraversare porte!
Un proverbio latino dice, poi, che la porta sia la parte più lunga di un viaggio. Occorre sempre fare un passo, rinunciare alla quiete e al nostro equilibrio, anche se precario, soprattutto se stagnante.
Le porte poi introducono infine ad un incontro: ed “un incontro è cosa rara e meravigliosa presenza di una persona verso un’altra presenti l’una all’altra scorrendo la vita dell’una verso l’altra. Possiamo essere insieme senza incontrarci possiamo vivere nella stessa casa giorno dopo giorno sederci alla stessa tavola, inginocchiarci sullo stesso banco, leggere gli stessi libri senza mai incontrarci.
Possiamo anche abbracciarci gesti d’amore tenerezza apparente senza mai incontrarci. Un incontro è cosa rara e meravigliosa presenza di una persona verso un’altra presenti l’una all’altra scorrendo la vita dell’una verso l’altra”.
Allora parafrasando sir William Blake, quando le porte della (nostra) percezione saranno purificate, tutto apparirà all’uomo come in effetti è: infinito.
Buona settimana santa!!!
Don Stefano
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