Articoli

E noi perché parliamo di desiderio in questo tempo di Avvento?

Mancanza delle stelle!”: così papa Francesco ha descritto l’origine della parola desiderio.

Qualche anno fa una delle squadre di calcio di Milano ha accompagnato il suo ritorno nella massima competizione europea prendendo a prestito parole impegnative del Poeta: “E quindi uscimmo a riveder le stelle!”.

E noi sentiamo la mancanza delle stelle?

Vogliamo “uscire” per rivederle o ci siamo abituati al buio?

Queste sono le due domande che in questo tempo di Avvento vorremmo recuperare. Lo spirito di adattamento voluto o forzato che ci sta accompagnando in questi anni non deve “ridurre”, rimpicciolire o appiattire il desiderio su una semplice idea di sopravvivenza. Noi abbiamo bisogno delle stelle; o meglio noi abbiamo bisogno della Stella.

Molti secoli prima di Cristo, un profeta, neppure appartenente al popolo di Israele, chiamato a maledire il Popolo eletto, non può far altro che riconoscere la grandezza del Dio di Israele: “Lo vedo, ma non ora; lo contemplo, ma non vicino: un astro sorge da Giacobbe, e uno scettro si eleva da Israele» (Nm 24.17).

Lo sappiamo bene che il nostro desiderio più grande è la ricerca di una felicità che non delude e non passa. La sfida di questi anni è non dimenticarcelo, barattando questa aspirazione con tante “aspirine” che non sappiamo se funzionano, ma che sortiscono in noi un tristissimo effetto placebo.

Come si fa a non dimenticare?

Il nostro Arcivescovo nella lettera che ci ha scritto per il nuovo anno pastorale “Kyrie, alleluia, amen!” ci affida qualche pensiero: “Lo Spirito si serve di molti fattori per aiutare a tradurre il desiderio in scelta: la storia di ciascuno, il contesto in cui si vive, le persone vicine che possono essere testimoni esemplari e incoraggianti o figure problematiche e scoraggianti, il consiglio di persone amiche, sagge e ispirate da Dio, le proprie doti, i propri limiti, le esperienze vissute. In questa dinamica complicata e sostanzialmente indecifrabile la preghiera è il tempo in cui lo Spirito di Dio aiuta, illumina, incoraggia, corregge”.

Come sempre i più piccoli ci vengono in aiuto. Essi saranno accompagnati dal desiderio del più famoso burattino della storia della letteratura e dei suoi amici: Pinocchio non vuole rimanere né di legno e neppure bestia; egli vuole diventare un bambino. Anche i suoi amici lo vogliono aiutare in questo!

Gesù, in ogni tempo di Avvento, ci dice e ridice che per diventare uomo veramente c’è bisogno che Dio ci indichi la strada da percorrere.

Don Stefano

Share
Tags: Avvento 2022

Articoli recenti

Festa di S. Teresa di Gesù

Tra noi cinque che ci amiamo in Cristodoniamoci la forza del silenzio,della custodia ‘nel segreto’lontano…

15 Ottobre 2025

Talità Kum – Programma della Missione cittadina Legnano 2025

"Fanciulla, io ti dico: àlzati!" Talità Kum Missione Cittadina Legnano 2025 25 ottobre - 1…

8 Ottobre 2025

Avvisi di domenica 5 ottobre 2025

Chi accoglie voi accoglie me Mt 10,40 Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria,…

4 Ottobre 2025

Ottobre missionario – Testimoniare la speranza

Ottobre ci invita a guardare oltre noi stessi: è il Mese Missionario, inserito quest’anno nel…

4 Ottobre 2025

Chi accoglie uno di questi piccoli…

Questa settimana riparte il catechismo e Gesù pare provocarci con queste parole semplici e profonde:…

4 Ottobre 2025

Con Te! Cristiani – Quarto anno – Quinta elementare

Il percorso «Non avere paura, scenderà su di te lo Spirito del Signore e imparerai…

1 Ottobre 2025