Articoli

Da Paolo VI a Francesco: la prima parola dell’anno è: Pace!

«Sarebbe Nostro desiderio che… ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa – all’inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo – che sia la pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire».

Con queste parole, papa Paolo VI si esprimeva nel 1968, istituendo, per il 1° gennaio di ogni anno, la Giornata Mondiale della Pace.

Erano gli anni della guerra del Vietnam e il Papa chiedeva una tregua e invitava a pregare e a riflettere su: quanto la pace deve recare con sé: l’ordine, la serenità, la letizia, la fraternità, la libertà, la speranza, l’energia e la sicurezza del buon lavoro, il proposito di ricominciare e di progredire, il benessere sano e comune, e quella misteriosa capacità di godere la vita scoprendone i rapporti con il suo intimo principio e con il suo fine supremo: il Dio della pace».

Il tempo trascorso da allora ha visto tanti nuovi sfondi sulla scena mondiale e, se per certi versi, il progresso si è rivelato una benedizione, per altri ha portato con sé nuova, incalcolabile distruzione. La congiuntura storica che adesso stiamo attraversando, tra l’altro, ha trovato tutti impreparati con il ritorno della pandemia e della guerra nella vecchia Europa.

Papa Francesco parte dall’osservazione di questo scenario per parlare oggi di pace e per ribadire che solo un «“noi” aperto alla fraternità universale può dare una risposta efficace per superare le crisi personali, sociali e mondiali».

“Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace” : è il titolo del messaggio in occasione della 56^ Giornata Mondiale della Pace, da cui si sprigiona soprattutto l’appello «a lasciarci cambiare il cuore dall’emergenza che abbiamo vissuto, di permettere cioè che, attraverso questo momento storico, Dio trasformi i nostri criteri abituali di interpretazione del mondo e della realtà … alla luce del bene comune».

Responsabilità e compassione – lo suggerisce Papa Francesco, a conclusione del testo – siano le coordinate per orientarsi nello spazio del mondo di oggi e delle sue sfide, nella speranza, verso il futuro.

Share

Articoli recenti

Festa di S. Teresa di Gesù

Tra noi cinque che ci amiamo in Cristodoniamoci la forza del silenzio,della custodia ‘nel segreto’lontano…

15 Ottobre 2025

Talità Kum – Programma della Missione cittadina Legnano 2025

"Fanciulla, io ti dico: àlzati!" Talità Kum Missione Cittadina Legnano 2025 25 ottobre - 1…

8 Ottobre 2025

Avvisi di domenica 5 ottobre 2025

Chi accoglie voi accoglie me Mt 10,40 Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria,…

4 Ottobre 2025

Ottobre missionario – Testimoniare la speranza

Ottobre ci invita a guardare oltre noi stessi: è il Mese Missionario, inserito quest’anno nel…

4 Ottobre 2025

Chi accoglie uno di questi piccoli…

Questa settimana riparte il catechismo e Gesù pare provocarci con queste parole semplici e profonde:…

4 Ottobre 2025

Con Te! Cristiani – Quarto anno – Quinta elementare

Il percorso «Non avere paura, scenderà su di te lo Spirito del Signore e imparerai…

1 Ottobre 2025